Dopo
approfonditi studi linguistici e storici ho potuto finalmente fornire
una spiegazione veramente attendibile dei principali toponimi
intelvesi, di cui riporto le prime dieci voci:
- Argegno: ha un'origine romana. Quando i Romani vi giunsero
nel I secolo a.C. incontrarono un mio antenato, dotato della mia stessa
vivacità intellettuale ed esclamarono: "Aoh, qui ce sta er genio!",
da cui "Er Genio" > Argenio > Argegno.
- Muronico: toponimo
medievale che deriva da "muro conico", in ricordo di una
gelateria del XII sec. costruita in pietra di Moltrasio ed a forma di
cono.
- Rovasco: deriva da Rossivasco, un viticultore
leponzio che aveva piantato le sue viti a picco sul Lario; prima di
precipitare nel lago durante la sua ultima vendemmia, pare cantasse: "Voglio
una vite spericolata...".
- Dizzasco: pare derivi
dall'antico gioco paleoligure dello Zasco, che consisteva nel
tirare addosso all'avversario una sfera di bronzo: se lo si colpiva
bisognava gridare "Zasco!" e correre per tre volte intorno ad un
albero.
Un giorno un giocatore locale, dopo aver colpito nelle palle
l'avversario, si era messo a ridere e rischiava di perdere il punto,
per cui i suoi compagni gli gridarono: "Forza... dì Zasco, dì Zasco,
e poi corri!".
Dopo di che Dizzasco divenne il nome di quel luogo.
- San Fedele: quando i magistri intelvesi
tornavano dai loro lunghi viaggi di lavoro, ricevevano spesso delle
soffiate riguardo il comportamento della moglie durante la loro
assenza. Si narra che una di queste, accusata dal marito di essersela
spassata, oltre che coi mietitori tremezzini, anche con i carbonai
bergamaschi (traditi dalle ditate nere lasciate sulla schiena della
poveretta), urlasse disperata al marito che la voleva menare: "Te lo
giuro, son fedele, son fedele!"; il luogo dove il marito massacrò
di botte la malcapitata prese così il nome di San Fedele.
- Pellio: nel XII secolo una colonia di Baresi migrarono
in valle in cerca di lavoro, sistemandosi sullo spartiacque di Pellio.
Dopo qualche tempo, non sapendo cosa fare, il capofamiglia più anziano
disse: "Amici, organizzièmo un pèllio delle contrède, con la
sfilèta e la corsa dei chevèlli!"
e così la località divenne Pellio.
- Scaria: questo comune, ora
frazione di Lanzo e noto come Scallia nel Medioevo, prese il
nome dal condottiero romano Nevius Scala, che nel 95 a.C.
condusse la colonia romana di Parma alla conquista della Coppa UEFA.
- Lanzo: deriva il suo nome dalla nobile famiglia dei
Lanzi che abitava presso l'attuale funtana di nisciuré. Un
giovane di tale famiglia sposò una discendente dei Chenecchi abitanti
nella vicina Scaria.
La risultante famiglia dei Lanzi-Chenecchi emigrò poi in Germania e si
diede soprattutto ad attività guerresche.
- Verna e Barclaino: questi due toponimi sono indissolubilmente
associati.
Era infatti uso abbastanza comune che in valle gli amici si
ritrovassero e decidessero di andare tutti al Bar-Claino a prendersi un
amaro A-Verna.
- Ramponio: fu il luogo natale di uno
dei primi Triunviri intelvesi (Tizio, Caio e Ramponio), da cui prese il
nome.
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