Il carbonio-14 e le datazioni archeologiche

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Assistendo a diverse conferenze di carattere sia archeologico che generico, che comunque toccassero il problema della datazione radiocarbonica, mi sono reso conto, dal tenore delle domande e delle risposte, che sia il pubblico, sia, talvolta, perfino i relatori, non avessero ben chiare le problematiche relative a tale metodica.

Da qui una serie di malintesi e contestazioni, a volte strumentali.

Ho perciò preparato una presentazione divulgativa che, dopo un brevissimo cenno ai concetti di stratigrafia e di datazioni relative ed assolute,  illustra il metodo basato sul carbonio-14 (radiocarbonio).

Vengono mostrate le tecniche impiegate, le apparecchiature coinvolte (beta counters per la scintillazione liquida o contatori proporzionali a gas; spettrometri di massa con acceleratore per la Accelerator Mass Spectrometry - AMS), le possibili fonti di errore, i metodi per correggerli (correzione C-13 per il frazionamento isotopico, calibrazione, correzione dell'effetto serbatoio, ecc.).

Si elencano i vari metodi per pulire e trattare i campioni, nonché i vari standard usati nelle datazioni.

Alla fine, vengono forniti brevissimi cenni su altre due metodiche di datazione: la dendrocronologia e la termoluminescenza.

Allego un file PDF di 31 pagine, con relativa bibliografia, che spiega ampiamente il tutto.


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