Le mie citazioni preferite

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Ecco alcune asserzioni con le quali sono in perfetta sintonia:

 



Io ho vissuto da giovane molti anni nel tunnel, vittima di quello che Gadda chiama la "disòpera", il "dislavoro", con la sua costrizione vessatoria.

(Maria Corti, 1915-2002)

Il lavoro può dirsi tale solamente se è libero, indipendente e interessante per chi lo esegue: un tale lavoro può essere protratto (volontariamente!) fino a tarda età.
Altrimenti diventa una "costrizione vessatoria", perché obbliga a stare in un certo posto ("posto di lavoro") in certi orari, con colleghi comunque non scelti e a interessarsi ad argomenti spesso gretti e banali.

Il lavoro vessatorio è necessario per sopravvivere, ma bisogna liberarsene il più presto possibile.

 

 Maria Corti

 

Buona parte dei guai di questo mondo sono dovuti al fatto che gli intelligenti sono spesso dubbiosi ma gli imbecilli  sempre sicuri.

(Bertrand Russel, 1872-1970)

Gli imbecilli, dotati di arroganza e scarso senso critico, difficilmente hanno dubbi.

Spesso la filosofia si occupa soltanto delle diverse maniere con cui i cretini possono dire delle cretinerie. 

(Bertrand Russel, 1872-1970)

Ogni spiegazione di questa verità lapalissiana mi sembra superflua.

 Bertrand Russel

 

Frustra fit per plura quod potest fieri per pauciora.

Pluralitas non est ponenda sine neccesitate.

(Vanamente sarà fatto con più cose ciò che può essere fatto con meno cose.

La molteplicità non va posta senza necessità).

(Guglielmo d'Occam, 1288-1347; solo la prima frase compare direttamente nei suoi scritti originali)

Si tratta del famoso "rasoio di Occam", che invita a non creare inutili entità metafisiche e a non moltiplicare inutilmente le cause per spiegare i fenomeni, cercando comunque sempre la spiegazione più semplice, che ha la maggiore probabilità di essere quella giusta.
Invita anche a scegliere sempre la via più semplice per ottenere un risultato, diminuendo così la probabilità di errore.

   Guglielmo d'Occam

 

Natura enim simplex est et rerum causis superfluis non luxuriat.

(La natura infatti è semplice e non si compiace di cause superflue)

(Isacco Newton, 1642-1726)

Ancora un invito a non cercare spiegazioni cervellotiche o poco aderenti alla natura fisica delle cose, evitando soprattutto di inventarsi nuove fantomatiche entità astratte


 Isacco Newton
  

 

Vi sono cervelli atti più alla loquacità e ostentazione che alla specolazione e alla investigazione delle opere della natura, li quali prima di ridursi a proferir quella savia, ingenua e modesta parola "non lo so" scorrono a lasciarsi uscir di bocca ed anco dalla penna qualsivoglia grande esorbitanza.

(Galileo Galilei, 1564-1642, per bocca di F. Salviati)

Non bisogna inventarsi spiegazioni astratte e cervellotiche quando non si è in grado di trovarne una oggettivamente verificabile.
Dovendo fare delle ipotesi, evitare assolutamente quelle incompatibili con le leggi della fisica.


    Galileo Galilei

I libri non sono fatti per crederci ma per essere sottoposti a indagine.

(Umberto Eco, 1932-2016)

Un sacrosanto invito a rinnegare ogni forma di ipse dixit: un'affermazione è tanto più veritiera, quanto migliore e oggettivamente verificabile è la documentazione che la comprova, indipendentemente dalla qualifica e dall'autorevolezza di chi la proferisce.

 

    Umberto Eco

 

In God we trust... everybody else must show us data!

(In Dio noi confidiamo... chiunque altro ci deve mostrare i dati!)

(Food and Drug Administration - FDA)

Nessuno, neppure un premio Nobel, può pretendere di essere creduto sulla parola! 
Si possono accettare solo le affermazioni di cui è possibile fornire una documentata evidenza
Un principio che (quando non degenera in ottusa burocrazia) è assolutamente sacrosanto.

 

What is not documented does not exist.

(Ciò che non è documentato non esiste)

(Food and Drug Administration - FDA)

Naturalmente questo non significa che ciò che non è documentato, per forza di cose non possa esistere, ma piuttosto che non si può affermarne l'esistenza finché questa non sia stata dimostrata al di là di ogni ragionevole dubbio.
Naturalmente si devono fare ipotesi di lavoro (da qualcosa si deve pur partire!), ma deve sempre risultare chiaro che si tratti solo di ipotesi, in attesa che possano divenire teorie confermate sperimentalmente.

 

Ma io vi dico che di ogni parola infondata gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio, poiché in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato.

(Matteo 12, 36 - I sec.)

Questo principio deve essere valido anche nel campo della conoscenza e della divulgazione, evitando di diffondere concetti approssimativi, obsoleti o incompatibili con i fatti.

In questo caso non sarà il giudizio di Dio ma la verifica della documentazione a smascherare gli squallidi e odiosi "venditori di fumo". 

    L'evangelista Matteo

 

La scienza non è democratica.

(nozione ben nota, riaffermata da Franco Pacini, 1939-2012 - astrofisico)

Non si mette ai voti il secondo principio della termodinamica, né si fanno cortei a favore o contro le leggi di Newton, né tanto meno si indicono sondaggi sulla popolarità del teorema di Pitagora.
Se qualcuno vuole contestare una teoria sperimentalmente confermata in più occasioni, deve fornire almeno un esperimento sicuro e riproducibile che possa smentirla.

Altrimenti può al massimo proporre nuove ipotesi alternative (come fanno spesso gli scienziati), in attesa che la verifica sperimentale (unico vero giudice supremo!!!) possa trasformarle in teorie oppure smentirle.


  Franco Pacini

 

... la definizione stessa della conoscenza "vera" si basa in ultima analisi su di un postulato di ordine etico.

(Jacques Monod, 1910-1976)

Mentre non è possibile ricavare l'etica dalla conoscenza, è invece quest'ultima a fondarsi su di una precisa scelta etica: quella di servire incondizionatamente il postulato d'oggettività, che sta alla base del metodo scientifico.
Non per nulla l'onestà intellettuale va di pari passo con quella morale: secondo le statistiche, una delle categorie con minor numero di criminali (soprattutto economici) è proprio quella degli scienziati.

 

  Jacques Monod

 

Una volta eliminato l'impossibile, ciò che rimane, per quanto improbabile, deve essere la verità.

(Conan Doyle, 1859-1930, per bocca del suo personaggio Sherlock Holmes)

Alla verità ci si avvicina per tentativi ed errori: dire esattamente come stanno le cose è spesso difficile; è comunque importarnte dire subito come sicuramente NON stanno!
Bisogna eliminare subito le affermazioni SICURAMENTE ERRATE!!!



sherlock
Sherlock Holmes

Anche la lotta verso la cima basta a riempire il cuore di un uomo.

(Albert Camus, 1913-1960)

Albert Camus ne Il mito di Sisisfo afferma che bisogna immaginare Sisifo felice. Non importa se il masso che sospinge verso la cima del monte poi rotolerà di nuovo a valle e lui si ritroverà eternamente il suo fardello. La sua "fedeltà superiore" che "solleva i macigni" lo spinge a riprovarci ogni volta: lo sforzo non è inutile, indipendentemente dal risultato. Avere fatto appieno il proprio dovere è ciò che conta.
A volte l'operato degli scienziati è stato paragonato alla "fatica di Sisisfo".
Anche se alcune acquisizioni scientifiche appaiono definitive (per esempio nessun fenomeno finora ha mai smentito il Secondo Principio della Termodinamica), alcune di esse sono destinate probabilmente a cambiare.
Non importa!
Una cosa è certa: mentre i risultati possono essere provvisori, il Metodo Scientifico non cambiarà mai!

  Sisifo

Tutto ciò che esiste nell'universo è frutto del caso e della necessità.

(Democrito, 460-370 a.C.)

Un concetto forse vecchio come il mondo ma comunque ben espresso da Democrito.
Come per la sua teoria atomistica (che non aveva nulla di scientifico, ma che conteneva un'idea fondamentale: la "discontinuità" dell'esistente), così in un certo senso Democrito sembra anticipare anche l'evoluzionismo darwiniano, non  ovviamente nei suoi fondamenti biochimici, ma nel concetto base di "selezione naturale".
Alle basi dell'evoluzione non c'è un "pricipio evolutivo" ma un semplice risultato statistico.
Per i credenti dietro al Caso e alla Necessità c'è un disegno divino, per i non credenti non c'è nulla, ma da un punto di vista naturale è indubbio che l'evoluzionismo darwiniano sia l'unico compatibile con la scienza oggettiva e l'evidenza dei dati, tanto che pure la Chiesa ha recentemente
definito l'evoluzionismo "qualcosa di più di una semplice ipotesi".

  Democrito

Nihil est in intellectu quod prius non fuerit in sensu.

(Nulla si trova nell'intelleto che prima non si stato nei sensi)

(Tommaso d'Aquino, 1225-1274)

Questo vecchio assunto aristotelico, ripreso da Tommaso d'Aquino e fatto prorio dalla scolastica, è stato riutilizzato secoli dopo dagli Empiristi inglesi (Locke) per indicare che tutta la conoscenza deriva dall'esperienza e che la mente umana è originariamente una tabula rasa.
A questo concetto si è opposto Leibniz, aggiungendo: "...nisi intellectus ipse!" ["...se non l'intelletto stesso!"], avvalorando così una sorta di Innatismo, già caro a Platone e ai futuri Idealisti tedeschi.
La scienza moderna ha dimostrato che la mente umana non è una tabule rasa e che esistono delle strutture mentali preconfezionate (un sorta di semplici "idee innate" di base).
Tuttavia hanno comunque ragione gli Empiristi: anche le basi innate dell'intelletto sono frutto dell'eperienza!
Non dell'esperienza individuale, ma di quella delle specie: il Sistema Nervoso Centrale (cervello) di Homo Sapiens è frutto di una lunghissima e lenta evoluzione, durante la quale la selezione naturale (operata dall'esperianza dell'ambiente) ha favorito meccanismi mentali sempre più adatti alla sopravvivenza.
 

  Tommaso d'Aquino

Cercano uva tra i rovi e passano avanti alla vigna senza fermarsi.

(frase pronunciata da Johannes nel film Ordet di C.T. Dreyer, 1955)

Molti non vedono la verità che sta sotto i loro occhi per inseguire false promesse o eloquenti falsità, così come molte persone ignorano o sottovalutano chi sta loro sinceramente vicino, cercando soddisfazioni dove invece troveranno soltanto delusioni.

In ambito culturale a volte gli Autori traggono informazioni da fonti obsolete e inattendibili ignorando testi più aggiornati e facilmente reperibili, che ignorano perchè i locali "gestori della cultura" non danno loro la necessaria visibilità, in quanto non strategici per i loro progetti oppure perché contraddicono opinioni da loro sostenute in passato.
 

  Johannes in Ordet


Non omne quod licet honestum est.

(Non tutto ciò che è lecito è onesto)

(Iulius Paulus - giureconsulto romano, II-III sec.)

Non basta non violare la legge per essere onesti! 
Naturalmente, oltre all'onestà morale, occorre perseguire sempre anche quella intellettuale.


  Il senato romano

Primum est non nocere.

(Prima di tutto non arrecare danno)

(Ippocrate, 460-377 a.C.)

Non vale soltanto per i farmaci!

Quando si agisce bisogna preoccuparsi soprattutto di non danneggiare gli altri e di non commettere scorrettezze.

Le leggi devono servire proprio a limitare la libertà individuale quando lede quella altrui.
Questo principio vale anche per le pubblicazioni, che soprattutto non devono divulgare... stupidaggini!
Si possono fare delle ipotesi non ancora documentate (in attesa che vengano poi comprovate) ma non sono ammissibili affermazioni che sono smentite dall'evidenza dei dati e dalle conoscenze ormai comprovate e confermate da studi seri.


  Ippocrate

...è dovere della collettività resistere, resistere, resistere come su una irrinunciabile linea del Piave.

(Francesco Saverio Borrelli, 1930-2019)

Un grido di dolore condiviso da tutti coloro che si sono accorti del tentativo (da molti anni in atto) di creare un "porto franco" di impunità per molti crimini di tipo economico e per la feccia che li mette in atto.

Mentre si combatte la mafia "ufficiale" (che ormai serve sempre meno ai politici), si lascia proliferare quella dei "colletti bianchi": tecniche per eludere fisco e regole, forme di "pizzo" regolarmente fatturato ("do ut des"), accordi sottobanco e "gentlemen's agreement" persino a livello di associazioni locali.

  F. Saverio Borrelli

 

C'è chi nasconde i fatti perché è nato servo e, come diceva Victor Hugo, "c'è gente che pagherebbe per vendersi".

(Marco Travaglio, 1964-)

E' incredibile come spesso i fatti contino meno delle opinioni: il fatto (accertato al di là di ogni ragionevole dubbio) che un avvocato avesse pagato un giudice in Svizzera, per la banda degli impuniti sembrava contare meno dell'opinione che tale avvocato potesse venir processato per motivi politici.

In realtà le motivazioni non contano: l'unica cosa a contare veramente è il fatto stesso!!!

  Marco Travaglio 

E' difficile che qualcuno capisca qualcosa, se riceve uno stipendio per non capirla.

(Upton Sinclair, 1878-1968)

Se è vero che "c'è gente che pagherebbe per vendersi", è altrettanto vero che molti sono pagati per chiudere un occhio (o anche due!).

A volte si tratta di un vero stipendio che li rende servi a tempo indeterminato; altre volte si hanno emolumenti saltuari, sotto forma di tangenti; qualche volta vengono pagati semplicemente con promesse di favori.

 

  Upton Sinclair

 

Esistono due forme di omertà: quella di chi sa e non parla e quella di chi non vuole sapere.

(Roberto Saviano, 1979-)

Anche gli opportunisti che "si fanno gli affari loro" sono corresponsabili del malaffare e delle mafie (a cominciare dalle "mafiette" locali).

Prima di accettare qualcosa o qualcuno bisogna essere sicuri al di là di ogni ragionevole dubbio che non vi siano sotto delle "gabole".

La fogna è il posto dove devono stare le gabole, i furbi che le mettono in atto e... gli opportunisti che le tollerano.

  Roberto Saviano

 

L'unica cosa necessaria per il trionfo del male è che l'uomo buono non faccia niente.

(Edmund Burke, 1729-1797)

L'omertà passiva e il "buonismo" fuori luogo sono il terreno di coltura su cui si sviluppano i germi putrescenti del malaffare.

Oltre a tenere gli occhi ben aperti, occorre intervenire subito (senza violenza ma con rigore e fermezza) al minimo sentore di "gabola".

La persona onesta deve essere pronta a rinunciare a qualsiasi vantaggio pur di non agevolare o sostenere situazioni e/o persone eticamente dubbie.

 

  Edmund Burke

 

Il patriottismo è l'ultimo rifugio delle canaglie.

(Samuel Johnson, 1709-1784; frase ripresa nel film Orizzonti di gloria, 1957)

L'amore per la propria terra è di per sè un buon sentimento.

A volte tuttavia è degenerato in egoistici sciovinismi, nazionalismi e sovranismi o, addirittura, odiosi suprematismi, spesso forieri di contrasti o guerre.

Quante volte si sono commessi crimini o soprusi e i responsabili si sono giustificati invocando l'interesse nazionale!.

 

  Samuel Johnson


Intrabit ut vulpis, regnabit ut leo, morietur ut canis.

(Celestino V)

"Entrerà come una volpe, regnerà come un leone, morirà come un cane".

La frase è atributa al papa Celestino V che l'avrebbe pronuciata nei confronti di Bonifacio VIII.


E' la fine ingloriosa di tanti "uomini della provvidenza" più o meno "unti dal Signore" e si addice anche a personaggi moderni, a cominciare da Benito Mussolini, che iniziò "democraticamente" a governare nel '22, poi creo un regime dittatoriale e totalitario, ponendosi come mandante, almeno morale, di assassini politici (Matteotti, don Minzoni, fatelli Rosselli...) nonché di stragi nazi-fasciste durante la resistenza e che portò l'Italia alla rovina, allenadosi alla follia criminale nazista e partecipando alla II guerra mondiale, fino a terminare i suoi giorni vergognosamente travestito da soldato tedesco.





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Celestino V

Non esiste il fine, esistono solo i mezzi.

(Georges Bernanos)

La frase è dedotta dagli scritti di Georges Bernanos (1888 - 1948), per contrastare l'effermazione "machiavellica" secondo la quale "il fine giustifica i mezzi".

Sono pienamente d'accordo: il "fine" è un'astrazione mentale, priva di realtà oggettiva, mentre i "mezzi" utilizzati per raggiungerlo sono fatti o azioni concrete.


La scienza va orgogliosa più del suo metodo che del suoi risultati: come nello sport, anche nella scienza contano solo i risultati ottenuti con metodi convalidati. Non è possibile "barare"!!!


Lo stesso vale per la vita sociale: "il fine giustifica i mezzi" è spesso l'alibi dei disonesti!!!



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Georges Bernanos

Se i mezzi sono sporchi, anche il fine più nobile diventa sporco.

(Oriana Fallaci)


Vale quanto detto per la citazione precedente.










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Oriana Fallaci

...e per tutti i ragazzi e le ragazze che difendono un libro, un libro vero, così belli a gridare nelle piazze, perché stanno uccidendoci il pensiero.

(Roberto Vecchioni, 1943-)

La cultura è l'unica cosa che ci distingue dalle bestie.

Anche gli animali mangiano, dormono, fanno l'amore, amano, odiano, difendono il territorio, lottano, qualche volta uccidono, scappano, aggrediscono, a volte si uniscono in branchi e stabiliscono gerarchie nel gruppo...

Nessun animale ha però mai scritto la Divina Commedia, né composta una sinfonia, né inventato il gioco degli scacchi, né organizzato olimpiadi o campionati mondiali; tanto meno ha mai enunciato il secondo principio della termodinamica o racchiuso l'elettromagnetismo in quattro sintetiche splendide equazioni.

Se è giusto eliminare sprechi e baronie, non bisogna però ridurre le risorse per la ricerca e neppure asservire la cultura all'industria.

Come spesso giustamente ripete il mio amico Adalberto Piazzoli, Einstein, quando ha concepito la Relatività, non pensava certo che sarebbe stata un giorno utilizzata nei sistemi GPS satellitari! Né lo scopritore del Positrone poteva immaginare che la sua scoperta sarebbe stata alla base di un sofisticato metodo diagnostico (PET).

Già Bertrand Russel elogiava il "conoscere per il puro gusto di conoscere" (che è quello che ci distingue dalle bestie), senza altri fini.

Se non si possono "fare panini con la Divina Commedia", è anche vero che la cultura può essere una risorsa economica. Sta agli amministratori intelligenti "sfruttare" economicamente i prodotti culturali (valorizzando musei, siti archeologici, conferenze...) lasciando tuttavia la cultura libera da qualsiasi condizionamento: sono gli amministratori che devono adattarsi alla cultura e non viceversa!

L'uccisione del pensiero, perpetrata non solo con tagli economici ma anche con la diffusione di sottoculture populiste, viene attuata principalmente per annientare la coscienza civile, per ottenere consensi servili e interessati e per ridurre la capacità di critica nei confronti del potere (soprattutto economico, a volte addirittura disonesto).

 

   Roberto Vecchioni

Meglio addormentarsi con un rimpianto che svegliarsi con un rimorso.

(Proverbio "caucasico" recitato nel film II trionfo di Michele Strogoff con Curd Jürgens, 1961)

Meglio rinunciare a raggiungere un risultato, se per ottenerlo occorre agire imprudentemente o in modo poco etico (anche se legale!).

 


   Curd Jürgens
 

Tutto ciò che può essere detto può essere detto chiaramente, sul resto si deve tacere.

(Ludwig Wittgednstein, 1889-1951)

Meglio stare zitti, piuttosto che avanzare spiegazioni non oggettivamente verificabili, onde evitare di creare pseudoprobelmi di tipo metafisico. 


  Ludwig Wittgednstein

 

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